Nel 2013, il Servizio storico del Ministero della Difesa francese ha de-secretato i documenti del dossier segreto sull’affaire Dreyfus, l’ufficiale ebreo ingiustamente accusato di alto tradimento.
Di qui, la curiosità degli avvocati Lorenzo Pavanello e Lucia Pollato di esaminare le carte, specie gli atti processuali. Un lungo lavoro che li ha portati a comprendere le sottili, raffinate modalità di dissimulazione del vero, a verificare il rispetto apparente delle forme in assenza di prove, a cogliere l’efficacia del messaggio nazionalista “in nome della legge”.
Ma non si tratta solo di un caso giudiziario. L’affaire consente di capire anche l’origine ottocentesca dell’antisemitismo laico in Europa, la degenerazione del sentimento patriottico, l’importanza della libertà di stampa e di un’opinione pubblica informata.
È nata così la sceneggiatura teatrale sul caso Dreyfus, con testi, adattamento e traduzioni ad opera di Pavanello e Pollato. E alle 21 di domani, al Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara, ne anticiperanno alcuni brani le letture di Stefano Muroni, Giuseppe Muroni e Giuliano Scaranello, intercalate dalle musiche di Nazzareno Balduin e Lala Murshudli (violoncelli) e Claudia Lapolla (violino).
L’evento, preceduto in mattinata da una presentazione riservata alle scuole, è organizzato dall’Istituto di Storia Contemporanea Isco Ferrara, con il patrocinio del MEIS, della Comunità Ebraica di Ferrara, del Comune di Ferrara e della Fondazione del Teatro Comunale. Ingresso gratuito