Terrorismo e antiterrorismo.
L’Italia e la circolazione internazionale dei saperi negli anni Settanta e Ottanta
Negli ultimi anni si è assistito a una forte ripresa dell’interesse per gli anni
Settanta e per il fenomeno del terrorismo politico. Rispetto al passato è però
molto migliorata la qualità complessiva delle ricostruzioni storiografiche,
sempre meno affidate alla memoria del protagonisti e sempre più mosse
dall’esigenza di rispondere a precise domande. La giornata di studi del 21
aprile 2017 promette di aggiungere un tassello importante nella ricostruzione
di quel periodo, specie dal punto di vista dell’analisi della cosiddetta “reazione
dello Stato”. I relatori ci aiuteranno cioè a comprendere come gli apparati
dello Stato si organizzarono di fronte a una minaccia di tipo
terroristico, quali ostacoli si trovarono ad affrontare e quale rapporto finì per
instaurarsi tra i diversi soggetti impegnati (il parlamento che legifera, la
magistratura che indaga, i servizi di sicurezza che competono tra loro nella
risoluzione dei casi affidati). La giornata di studi del 21 aprile avrà al centro le
vicende italiane, ma non si limiterà ad esse. Non sfugge infatti a nessuno
come, essendo anche allora la dimensione del terrorismo fortemente
internazionale, l’esigenza di organizzare al meglio il suo contrasto non poté che
determinare forme di confronto/imitazione tra gli attori – polizie, magistrature,
servizi segreti – impegnati nel suo contrasto. Poiché la storia dell’antiterrorismo
si articola attorno a due necessari strumenti di “risposta” – lo specifico
legiferare e l’organizzare adeguatamente gli apparati di sicurezza – la giornata
di studi sarà suddivisa in due momenti. Nella prima si fonderanno le
considerazioni di protagonista dell’onorevole Luciano Violante, all’epoca dei
fatti tra i principali protagonisti della lotta al terrorismo, con le argomentazioni
del professore Donato Castronuovo circa la circolarità dei saperi all’interno
delle legislazioni europee. Nella seconda parte sarà compito di Laura Di
Fabio, Lisa Bald e Nino Blando evidenziare l’importanza dello scambio di
conoscenze, informazioni e buone pratiche tra gli apparati di sicurezza e di
polizia dei coinvolti impegnati nell’attività antiterroristica.